Manifesto

F-ico nasce come progetto di vita con fine non meramente imprenditoriale. Un occhio non disinteressato al “fare bisness (ndr business)” ma, allo stesso tempo, non condizionato.

L’evolversi dell’immagine estetica attraverso idee in costante movimento, seguendo il flusso di ricerca personale e professionale che guida ogni domanda che ci poniamo.

ICO è quel nome che una persona cara associò a Federico, il cui solo risuonare stringe la pelle, bagna gli occhi.

Il compito del progettista, di chi crea, può definirsi raggiunto quando il suo intervento risulta naturale, quasi inavvertibile. Ma allo stesso tempo si entra in maniera profonda e interpretativa nelle esigenze e nei bisogni di chi si affida a questo lavoro di ricerca espressiva.

“Umiltà spirituale, freschezza progettuale” è il titolo della Tesi magistrale di Federico, punto di partenza e di continuo ritorno del suo “fare estetico”.

Ogni persona rientra in una personale “sfera estetica”, come se rotolasse all’interno di una bolla, attratta da ciò che sente più affine, per lo più in maniere inconscia.

Il significato di questo modo di progettare risiede nel riconoscere, e identificarsi, negli elementi di relazione tra un confine di senso e l’altro.